La Disfida di Eugenio
La Disfida di Eugenio

 Ce l'ho fatta anch’io!

E se ce l’ho fatta io……… la “disfida dei 100 giorni” è sicuramente alla portata di tutti!

L’importante, a mio parere, è di non prenderla e non prendersi troppo sul serio…. (cioè in modo maniacale come si prepara Gianni, l’amico di Beppe…… il mio “nemico” sportivo).

A volte è opportuno approfittare dei 30' e 01'' di camminata o di corsa lenta senza guardare il crono, e sopratutto bisogna ascoltare i segnali che arrivano dal nostro corpo.

Ho iniziato a correre il 23 dicembre 2012 dopo un anno e mezzo di stop e ripartenze cercando di forzare il recupero per sentire più in fretta possibile “la gamba”. Purtroppo ho sempre sbagliato perché dopo poche uscite mi fermavo nuovamente ai box.

La cosa migliore che sono riuscito a fare, grazie a un po’ di nuoto, bici e, a molta forza di volontà è, l’aver tenuto sotto controllo il peso.

Sino al 31 dicembre è stata dura…… faticavo a correre (spesso e volentieri da solo) a 5’ e 50’’ o più al km. Nell’aria però c’era in ballo la “disfida” di Beppe e Vale chiusa (con molta “invidia sportiva” da parte mia, ma con un grande plauso ai ragazzi) il 31 dicembre con la Maratona di CALDERARA di RENO e la volontà di Beppe e Vale di iscriversi alla “disfida” successiva. Inoltre non avevo ancora onorato il debito della famosa cena da pagare a Beppe come vincitore della scommessa dei primi 100 giorni e a Vale come testimone oculare (non a Gianni perché preso dai troppi “…blocchi…. psico-fisici-alimentari”). Per scherzo Beppe mi propose di portare a termine i miei “cento giorni” per pareggiare la scommessa della cena da lui vinta….

.Così in via ufficiosa, senza essere iscritto alla “disfida”, è cominciata l’avventura……

Il primo mese è stato terribile per la mancanza di forma ed il lungo periodo passato senza correre ma, ho dato retta ai segnali del corpo, non mi sono fatto “tirare” ad aumentare ritmi e chilometri. Con qualche dolorino e poca voglia spesso e volentieri ho svolto il minimo sindacale e insindacabile dei 30’ e 01’’ al ritmo che potevo permettermi (tante uscite portate a termine con un ritmo medio di 5’ e 50’’/6’ al km. e qualche camminata – 3 in totale).

Le uscite quotidiane in compagnia mi hanno molto aiutato come quelle domenicali, anche se, a volte, mi portavano a tirare di più di quanto mi potessi permettere, ma tant’è. Ho recuperato piccoli infortuni e affaticamenti sempre correndo, riducendo i ritmi e facendo molto stretching a casa, però non mi sono mai fermato grazie alla clemenza dell’inverno 2013.

La “gamba”, a poco a poco, cominciava a farsi “sentire”…., tempi migliori, maggior numero di chilometri percorsi, sensazioni positive avvertite durante la corsa, i cattivi pensieri legati ai precedenti infortuni – per intenderci quelli che ti fanno correre contratto sempre all’erta monitorando costantemente lo stato del dolore - che lentamente svanivano.

Si migliora giorno dopo giorno, si fatica sempre meno, è dura partire ma dopo la doccia (e il pranzo) tutto svanisce, si sta bene, molto bene! Intanto ho perso qualche chilo (senza fare diete mirate, anzi…..), e non ho mai forzato le andature, ho pensato poco alle migliori performances, ho proseguito con gli allenamenti quotidiani aumentando i ritmi e i chilometri solo negli allenamenti collettivi della domenica.

Il 3 marzo sono iscritto alla prima gara ufficiale – l’ultima fatta non la ricordavo quasi più -. 10 km di RECORDANDO al Parco RUFFINI. Che bella sensazione rivivere il pre-gara, fissare il pettorale alla bella divisa della “vigonechecorre", sentire i soliti lamenti dei podisti prima della partenza e gli odori vari di oli e creme riscaldanti. Finalmente parto. Mi riscaldo seriamente, allunghi, stretching insomma quasi come un atleta vero…. Saluto Ines e attendo, con un po’ di emozione, la partenza……. Obiettivo capire a che punto sono ovvero “a tutta”! Primo km. a 3’ e 52’’ (un po’ troppo) poi mi stabilizzo a 4’ e 10’’ circa, concludo in 41’ e 22’’ (al mio crono) “impiccato” dal primo all’ultimo metro con ottime sensazioni e senza dolori apparenti.

Il 17 marzo mi iscrivo, con altri della “vigonechecorre”, alla VENTIMIGLIA-MONTECARLO, gara impegnativa di km. 23.8 con molti saliscendi. Anche qui sono “impiccato” dal primo all’ultimo metro, passo la mezza maratona in 1h, 36’ e qualche secondo e chiudo in 1h 47’ e 40’’ (al mio crono). Molto soddisfatto al momento, passo i tre giorni successivi con le gambe a pezzi, dolori vari a salire e scendere le scale, a sedermi e alzarmi dalla sedia, ma non sono i dolori di cui preoccuparsi, sono i “dolori benefici” dello sforzo, dell’acido lattico, quei dolori che quando passano ti mettono in forma, insomma quelli che ai podisti del mio livello piacciono perché sono il segnale di avere chiesto qualcosa in più al fisico e di averlo ricevuto.

Sono partito, il 24 marzo partecipo alla TUTTADRITTA con l’obiettivo di migliorare il tempo di RECORDANDO. Anche qui svolgo il pre-gara come un “atleta vero” e parto “tutto nella pelle”, la gamba gira, primi km. sotto i 4’, mi stabilizzo a 4’ e qualcosa ma il ritmo è troppo forte, passo il 5° a 20’ e 10’’ capisco che non riuscirò a scendere sotto ai 40’; Vale, il Presidente, mi supera al 7°, stringo i denti, raschio il fondo del barile e chiudo in 40’ e 29’’ (al mio crono) contento ma stravolto……..

.Arriviamo alla 10 mila degli ACAJA, dove oltre a tanti atleti della “vigonechecorre” è iscritto anche Gianni il mio “nemico di corsa”. Parto a metà del gruppo, 1° km. a 3’ e 53’’, lo vedo…., lo prendo e mi metto in scia (pochi metri dietro), 2° km. a 3’ e 49’’ (discesa) poi mi stabilizzo con l’intenzione di tenerlo sotto controllo. Gianni SOLERA mi supera e attacca Gianni “il fotografo” sugli scalini, mi godo la bagarre che si scatena tra loro ma riesco a tenere abbastanza agevolmente il ritmo senza pensare troppo al tempo finale; al 6° mi avvicino troppo e il “mio” Gianni mi vede e mi dice – Vai ragazzo!. Preso da troppa foga allungo di qualcosa ma mi accorgo che non lo stacco anzi, mi raggiunge sul cavalcavia ho due possibilità: o ne ha più di me e mi lascia sul posto oppure devo provare a tenerlo. Abbozzo un – Facciamo la gara o si arriva insieme? – Mi risponde – Stai zitto e corri che sono alla frutta! – Rincuorato dalla reazione non mollo, corriamo ancora veloci. Passiamo il 9°, guardo il crono e leggo 35’ 55’’, se non scoppiamo si arriva sotto ai 40’…… Manca un km., davanti a noi la CAMMALLERI, senza parlare la prendiamo e la superiamo insieme all’inizio di Piazza FONTANA, svoltiamo l’angolo della Piazza, allunghiamo e sul rettilineo finale ci diamo la mano…… Passiamo il traguardo come due fidanzatini innamorati, stoppo il crono a 39’ e 58’’!!! Missione compiuta. Dopo dodici anni dalla prima gara ufficiale (la mezza di TORINO del 2002 fatta con Gianni e Beppe) sono/siamo riusciti a scendere sotto i 40’ nei 10 km. Grande traguardo per me e Gianni, ci abbracciamo sinceri, abbiamo centrato il tanto agognato obiettivo. Uno per l’altro ce l’abbiamo fatta (non lo avrei mai immaginato di farlo con lui) ma dalla prossima gara cercheremo sicuramente di migliorare i nostri personali perché siamo fatti così, male forse, ma sempre molto, forse troppo, competitivi. La corsa è fatica ma nel nostro caso è anche una “cissata” continua che da circa dodici anni tra alti e bassi ci fa correre insieme, e senza questo, forse, avrei già smesso di farlo.

Un particolare ringraziamento alla mia amata Ines che mi sopporta e supporta in ogni cosa che faccio – a prescindere – ai miei figli Franci e Fili che quotidianamente o quasi mi chiedevano se veramente sarei riuscito a correre per 100 giorni consecutivi, a Beppe che mi ha aiutato a superare i momenti di crisi e non solo……, a Vale che mi dice sempre che potrei dare di più se avessi meno vizi……., a Gianni che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo per la costanza e l’abnegazione che mette nel raggiungere i risultati che si prefigge (massimo rispetto fratello!) ma anche perché sta al gioco delle parti a 360°, e a tutti quelli con cui ho corso nei 100 giorni.

.Grazie a TUTTI!

Di cuore!

.P.S.

E’ troppo lungo, lo so, ma dovete capirmi. E’ dalla nascita del sito della “vigonechecorre” che Beppe mi chiede di scrivere qualcosa, non l’ho mai ascoltato e con questo sono a posto per i prossimi quattro o cinque anni.

.Comunque l’11 aprile è partita la seconda “disfida” del 2013……. io e Beppe l’abbiamo iniziata…… gli interessati ci possono trovare ogni giorno sulla ciclabile – tratto dalla ex stazione a Via VERNETTE – dalle ore 12.00 elle ore 12.15, Vi aspettiamo numerosi……..

.Eugenio