Roma, la maratona di Michele
Roma, la maratona di Michele

Roma, 23 marzo 2014 ,  un luogo e una data a cui penso da mesi...li si corre la maratona piu' bella d'Italia. 

 

 Sara' la mia seconda e decido di prepararla bene, purtroppo non sono molto amante delle tabelle e corro sovente a sensazioni, in ogni modo arrivo all'appuntamento convinto di poter fare bene. 

 

 L'obiettivo sarebbero le 3 ore e mezza ma so che Roma ha un percorso duro e sara' molto difficile. Arrivo a Roma al sabato e mi reco all'Eur per il ritiro del pettorale e qui mi accorgo della grandezza dell'evento, una lunga coda per entrare, gli iscritti risultano essere 19.000 provenienti da tutto il mondo.

 

 Ritiro il pettorale, la maglietta della maratona e lo zainetto che mi servira' per il deposito bagagli, alla sera una bella pizza con birra e poi a nanna, non prima di aver guardato le previsioni meteo che purtroppo annunciano temporali violenti e vento forte per la domenica.

 

 La gara parte alle 8 e 50 e io alle sei sono gia in piedi, come mia consuetudine non faccio colazione, mi vesto e mi reco al metro che mi portera' in zona partenza, centinaia di atleti tutti con lo stesso zainetto si aggirano per la città, un caffe' alla stazione e poi si scende al Circo Massimo, la temperatura non e' fredda ma qualche goccia scende dal cielo.

 

 

 

 I camion per il deposito borse sono posizionati di fronte al Colosseo, la macchina organizzativa e' imponente, si respira aria di grande evento.

 

 Siccome e' ancora presto per entrare in griglia faccio due passi e cerco il mio camion, che per mia fortuna e' il primo della fila, mi svesto della tuta e infilo una tuta da imbianchino che mi servira' per l'attesa in griglia, tre gel in tasca e sono pronto.

 Consegno lo zaino e mi reco in griglia, molto difficile fare riscaldamento con tutta questa gente, alle 8 si aprono le griglie ed entro subito, la mia va dal numero 3000 al 8000, in un attimo siamo stipati come sardine....e naturalmente incomincia a piovere.

 Scambio due parole col vicino e scopro che e' di Torino, ci giriamo e dietro di noi un altro signore di Torino e un ragazzo di Pinerolo...ci mettiamo a ridere e decidiamo di provare a correrla insieme.

 

 Si avvicina l'ora della partenza e si scatena un nubifragio che dura circa dieci minuti....penso che sara' dura correre sui sampietrini bagnati.

 Viene suonato l'inno di Mameli, in quel momento mi giro e guardo indietro....rimango impressionato dal fiume di gente alle mie spalle...mi vengono i brividi....si sentono parlare tutte le lingue del mondo.

 Cinque minuti alla partenza.....musica rock a tutto volume....sfilo la tuta e la getto fuori dalla griglia...e' tutto un volare di felpe...k-way...teli ...tute.

 Conto alla rovescia e si parte.....i quattro piemontesi si tengono d'occhio.....subito saliscendi e sampietrin bagnati, si viaggia a 5 al km.....ok ci siamo.

 

 Al km 4 su di un ponte vengo toccato da dietro sulla scarpa, in una frazione di secondo cado rovinosamente a terra, mi rialzo prontamente con la paura di essere travolto, sento un forte dolore al ginocchio e al gomito, li guardo e sono gonfi e sanguinanti...perdo contatto con i compagni d'avventura e rallento l'andatura....dentro di me sono nervoso ma decido di andare avanti, voglio arrivare comunque alla fine.

 

 Al primo spugnaggio mi lavo bene le ferite e, con un passo ancora discreto, proseguo, ho paura a forzare l'andatura in quanto non so come potrebbe reagire il ginocchio.

 

 Fortuna che il percorso regala scorci meravigliosi e mi distrae dal dolore, al 18° km si arriva a via della Conciliazione, emozionante vedersi avvicinare la basilica di San Pietro, migliaia di persone ci applaudono....e si arriva alla mezza che passo in 1 ora e 50....beh dai mi dico...tutto sommato non e' male... ma so che la parte difficile deve ancora arrivare.

 

 Ora ce' una parte di percorso un po' meno bella con dei saliscendi, i ristori sono ben forniti con acqua integratori e cibi solidi, purtroppo devo rallentare l'andatura  e con calma e pazienza vado avanti.

 

 I km ora scorrono meno veloci, mentalmente sono sempre un po nervoso per la caduta e non corro sciolto, ma si avvicina la parte finale che tutti mi hanno detto essere fantastica.

 

 Al km 36 si entra in Piazza Navona.....impressionante il boato che accoglie i corridori....bambini che ti danno il cinque, persone che ti chiamano per nome leggendolo sul pettorale , mi viene la pelle d'oca, e lo stesso spettacolo continua su via del corso percorsa tra due ali di folla urlante.

 

 I sampietrini si rivelano devastanti per le gambe gia' provate dai km ma le migliaia di persone che ti applaudono ti fanno passare la stanchezza.

 

 Al 40° km ce' l'ultimo rifornimento, dopo un ultima salitella dentro un tunnel che passa sotto il Quirinale, all'uscita del tunnel si vede il cartello del 41 km, si va in discesa sui sampietrini bagnati dalla pioggia che decide di accompagnarmi per l'arrivo.

 

 Vedo l'altare della patria e incomincio a gustarmi il finale....ultimi 500 metri e vedo il colosseo sullo sfondo...ci siamo....passo il traguardo e indosso la sospirata medaglia.

 

 Mia mamma presente all'arrivo mi chiama da dietro le transenne ma non la sento...il rumore della gente e' assordante.

 

 Il tempo finale sara' 3 ore 59 minuti e 35 secondi.....ma le emozioni provate in questa maratona mi rimarranno sempre nel cuore

 

 

 Come cantava qualcuno....GRAZIE ROMA....

 

 e come cantava qualcun'altro.....ARRIVEDERCI ROMA........SI...nel 2015

 

 Scalvini Michele