REGGIO EMILIA, 13 dicembre 2020
Dopo Madeira ho smesso di correre. Solito infortunio, soliti dolori, soliti pensieri. Ho detto “basta, smetto per sempre stavolta”
Tre settimane fa, esce un articolo dove si parlava dei Campionati Italiani di Maratona. Lo leggo velocemente, non ci faccio neanche caso, tanto è solo per èlite. Poi leggo meglio, serve un “minimo” di partecipazione.
E la mente torna indietro di 20 anni, quando una ragazzina girava in pista per ottenere il minimo assoluto sui 1500 metri; ho rincorso quel minimo assoluto sui 1500 per anni senza mai raggiungerlo, non era impossibile eppure ogni volta mi sfuggiva.
E adesso, senza provarci, avevo un “minimo”, non sui 1500 ma sulla maratona! Qualcosa si è sbloccato, dopo tanti mesi mi è venuta un’incredibile voglia di correre. Avevo solo tre settimane per preparare la maratona, era una follia, eppure continuavo ad avere questo pensiero, VOLEVO ESSERCI! Per me, per tutte le persone che, come me da piccola, sognavano un minimo senza ottenerlo, per chi avrebbe tanto voluto partecipare.
Mi sono commossa tantissimo alla partenza, erano tutti campioni, campioni veri, e io ero li … Me la sono goduta un sacco, sapevo di “non avere le gambe”, ma avevo una voglia matta di correre. Ho stretto i denti nei momenti difficili, mi sono incoraggiata e l’ho finita.
Non sono una campionessa ma una donna normale, ma spero di poter essere la dimostrazione per tanti, che bisogna credere nei propri sogni, fare ciò che piace e impegnarsi sempre. Le soddisfazioni arrivano, quando meno te l’aspetti.
Francesca