Francesca ci racconta ...
Francesca ci racconta ...

Non so bene cosa dire...

Ho partecipato ai campionati italiani a Imola per scherzo, come una sfida con me stessa. Mai avrei pensato di concludere la gara. Da quel momento, però, sono cambiate tantissime cose. Ho avuto la possibilità di partecipare ad una competizione internazionale con i migliori atleti italiani e per me era un onore solo essere in mezzo a loro. Mi sentivo piccola piccola ad ascoltare i loro allenamenti! Poi è arrivato il momento della gara. Mi sono allenata tanto su un giro di 10km tra vigone e cercenasco, per abituare la testa a fare "un giro". Quindi pensavo che dovevo solo fare il mio giro solito. Uno volta concluso, mi fermavo sempre completamente, bevevo, respiravo profondamente e affrontavo un altro giro. Uno soltanto. Uno per volta. È andato tutto alle perfezione fino all'80, quando sono iniziati i crampi. Ma avevo tanto vantaggio su quello che era il mio obiettivo (8h30) e ho cercato di rimanere calma e continuare a correre quando riuscivo e camminare quando le caviglie si contraevano. Gli ultimi 200m ho urlato tantissimo. Non ho vinto, ma per me avevo stravinto. Ho compiuto un'impresa inimmaginabile per le mie caratteristiche e capacità. Ho ripreso gli allenamenti dopo l'infortunio solo a luglio e non avrei mai pensato di riuscire a concludere una gara così bene. Raramente dedico le gare a qualcuno. Questa invece va a Monica Casiraghi, che ha creduto in me, quando non lo facevo neanche io, dandomi questa immensa opportunità. Se ci sono riuscita, è soprattutto per merito suo.

Francesca