Una giornata difficile quella di domenica, 8 settembre, a Canelli.
La bella località piemontese ospitava i Campionati Italiani assoluti di corsa su strada dei 10km, una rassegna importante per i “big” (non solo a caccia del titolo, ma alla ricerca di importanti conferme verso i mondiali di Doha ed altre competizioni di rango), per il movimento giovanile (ghiotta l'occasione per i rappresentanti delle categorie Allievi di vedere in azione i veri campioni del mezzofondo), e per i Master (in programma una gara a loro riservata su tracciato omologato).
Ma le cose sono andate male, un po' per tutti.
I social, in queste ore, sparano a zero sugli organizzatori, non all’altezza; la Federazione al momento non si pronuncia, pubblicando solo i risultati dei vincitori senza scendere troppo nei particolari di un evento che andava programmata meglio, già sapendo che al via si sarebbero presentate, nella serie dei più forti, almeno 400 persone. Lo spazio insufficiente riservato allo start, infatti, è stato teatro di incidenti che non dovevano accadere.
Sulla linea di partenza molto nervosismo, tutti che vogliono stare davanti, gente accalcata in una strada troppo stretta… Allo sparo sono spintoni, in tre finiscono a terra, con l'atleta di casa, Pietro Riva, che batte il capo e viene calpestato dal gruppo. Panico, caos, ma la gara prosegue, i primi viaggiano sotto i tre al km, e quando dopo la prima tornata si trovano a transitare nuovamente sulla linea di partenza, vengono bloccati. Davanti ai loro occhi i soccorsi a chi è caduto poco prima, ambulanza, caos, incredulità.
Gli allenatori dei favoriti scuotono il capo, gli atleti imprecano, per una buona mezz'ora non si sa come proseguirà la giornata, e si rimane preoccupati per Riva. La gara ripartirà un'ora e mezza dopo, con un centinaio di atleti che rinunceranno al nuovo tentativo. Per chi è rimasto è stata una lotta di nervi, dove si trattava di mantenere il sangue freddo ed i muscoli caldi per momenti interminabili. Hanno vinto i migliori, ma molto è rimasto falsato.
Spiace molto, in primis per chi organizzava, persone con esperienza che non meritavano una giornata del genere (gaffe si sono registrate anche nella gara Allieve - fermate in anticipo, quando mancava ancora un giro, con ragazze che hanno ripreso a correre con già la medaglia al collo -, e in quella Senior donne, con l'apripista che non si è fermato al traguardo, facendo proseguire una gara già conclusa…), spiace per gli atleti coinvolti nelle cadute, per quelli che si sono ritrovati privi di energie dopo essere stati fermati al km 3,5, e per il movimento atletico piemontese, che incassa una figuraccia.
Gualtiero Falco
Per il Vigonechecorre erano presenti Fabio Riva, che ha chiuso 165º nella gara clou con il personale di 35'54”, Andrea Camisassa, 267º in 43'58”, e Fabio Coriandoli, 283º, anche per lui nuovo personale in 48'18”.
Nella prima partenza anche Maurizio Borgogno, il quale ha rinunciato a gareggiare nella seconda.
Nella prova Master protagonista Pino Capomolla, che ha animato la competizione sin dalle prime battute: Pino ha chiuso 7º assoluto e 4º SM45 in 36'45”. Trentesimo assoluto Gualtiero Falco, piazzatosi 9º SM50 in 41'27”.